Storia

Altri tempi: siamo nel 1911 e la nostra famiglia Di Gruttola, originaria di queste terre, da sempre dedita all’agricoltura, poneva la prima pietra per la costruzione di una “masseria” che ha visto lavorare e crescere quattro generazioni.

Ricevuta in eredità l’azienda, nonno Saverio mise a frutto le proprie conoscenze creando un servizio per l’intera comunità rurale: una stazione di monta taurina. Benché la maggior parte delle masserie possedesse un cospicuo numero di vacche, i costi di sostentamento di un toro erano troppo elevati, la stazione di monta e l’idea del nonno, uomo attento alle novità, fu dunque un enorme successo e divenne ben presto punto di riferimento per l’intera zona.

Dal matrimonio con nonna Angela, nacque Antonietta, mamma e cuoca eccellente, che decise insieme a nostro padre Rinaldo di far conoscere la cultura e i sapori custoditi dalla nostra famiglia.

L’agriturismo Regio Tratturo nasce in questa masseria, che ancora oggi mantiene quell’atmosfera familiare e raccolta tipica della società contadina della nostra accogliente terra.

— Angelica, Pasquale e Annarita

Che cos'è il

Regio Tratturo

L’Agriturismo si trova lungo una delle strade più antiche d’Italia, il Regio Tratturo, dalla quale prende il nome. Lungo 211 Km, il Regio Tratturo che percorre i campi dell’Agriturismo è il secondo tratturo italiano per lunghezza dopo il Tratturo Magno. Il suo tracciato parte da Pescasseroli, nel cuore del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, e raggiunge il Tavoliere delle Puglie terminando a Candela, dopo aver attraversato vallate ed altopiani in direzione Sud-Est, ricalcando in gran parte lo spartiacque appenninico.

I tratturi rappresentavano già in epoca preistorica una vera e propria rete autostradale che metteva in collegamento le economie locali dell’Italia centro-meridionale. Lungo questi percorsi si praticava la transumanza, ovvero lo spostamento delle greggi verso nuovi pascoli, al cambio delle stagioni.